Tecnologie RFID, così il settore della Moda aumenta la propria competitività

 

Si è tenuto lo scorso 25 febbraio a Roma, presso. l’aula convegni. del Centro di Ricerca RFIDLab dell’Università di Roma “La Sapienza”, il workshop dal titolo “La tecnologia RFID: la nuova frontiera della tracciabilità e dell’anticontraffazione”, organizzato dall’RFIDLab del CATTID congiuntamente con Mizar Consulting. L’incontro ha fornito dettagli sulla tecnologia RFID e le sue applicazioni, focalizzandosi in particolare su quelle del settore della Moda.

(Tutti gli atti del workshop sono reperibili all’indirizzo
http://w3.uniroma1.it/rfidlab/workshopRFID.asp)

Numerosi si stanno dimostrando infatti i vantaggi offerti dall’RFID per aumentare la competitività del sistema moda. Si è parlato di come rendere più efficienti i processi lungo tutta la filiera, favorendo così un incremento delle vendite e il consolidamento del brand. L’utilizzo della tecnologia RFID ha inoltre un enorme potenziale contro la contraffazione e i mercati paralleli.

Il Prof Carlo Maria Medaglia, Coordinatore Scientifico dell’RFID Lab ha presentato un’introduzione alle tecnologie a Radiofrequenza, attraverso diversi temi: caratteristiche, standard e legislazione dell’RFID; tecnologie di identificazione automatica a confronto; sfide e potenzialità dell’RFID; possibili campi di applicazione.
“La cospicua partecipazione del pubblico all’iniziativa, sviluppata dall’RFIDLab del CATTID, congiuntamente con Mizar Consulting, ci fa capire che malgrado il momento di crisi che stiamo vivendo, la situazione è abbastanza matura e favorevole all’introduzione della tecnologia RFID all’interno dei processi logistici e aziendali” – ha dichiarato Carlo Maria Medaglia, al termine dei lavori -. “Abbattuti infatti i vincoli di costo, e la perplessità che si lega ancora a questa tecnologia, l’RFID potrà essere adottato in maniera capillare con soluzioni innovative in settori estremamente eterogenei. Tra queste, le applicazioni RFID nel campo della moda costituiscono una realtà emergente. Sono numerosi i “business case” all’attivo, grazie soprattutto all’alto valore aggiunto degli item e delle necessità di controllo delle merci.

Nel settore moda, i vantaggi. dell’RFID sono legati. non soltanto ai processi. logistici ma possono riguardare. anche l’incremento. delle
vendite, con una riduzione delle giacenze dal 10 al 25% ed il consolidamento del brand, tutelandolo dai danni causati da contraffazione e mercati paralleli.

Sono intervenuti anche il Ten Col. Marco Fanti, Responsabile del Servizio Anticontraffazione, Ministero Sviluppo Economico, che si è concentrato sull’impatto della contraffazione sul sistema economico; mentre Ubaldo Montanari, Vice Presidente di TIA Assoknowledge ha presentato un intervento sulla Brand Protection, focalizzato su casi pratici di gestione logistica e applicazioni nel mondo del fashion.

L’Ing. Fabio Polizzi, Amministratore. della Mizar Consulting, si. è dedicato. ad un
approfondimento verticale sulla reingegnerizzazione dei processi, e su come introdurre la tecnologia RFID nei processi aziendali.
“Nella quotidiana attività di Mizar Consulting, ci si scontra sempre di più con problematiche connesse alla tracciabilità e rintracciabilità dei materiali ed alle informazioni connesse con essi, in questi ultimi anni abbiamo raggiunto una piena consapevolezza riguardo al fatto che l’adozione della tecnologia RFID è tra i migliori strumenti da proporre per superare problematiche diversamente non completamente risolvibili.
Bisogna affrontare insieme ai nostri clienti un percorso di miglioramento dei processi aziendali sfruttando le potenzialità della tecnologia RFID” – ha dichiarato Polizzi -. “La principale fonte di vantaggio competitivo di un’impresa su un arco temporale lungo è nella capacità di cambiamento continuo, la possibilità per un’impresa di mantenere prestazioni superiori rispetto ai concorrenti dipende esclusivamente dalla capacità di cambiare, adattare e ripensare continuamente le componenti di business quali Prodotti, Processi, Modelli, Risorse, Competenze e Conoscenze.

Il modo migliore per implementare una tecnologia RFID presso la propria realtà produttiva o distributiva, è quindi quello di passare per tre stadi diversi: comprendere la tecnologia RFID al fine di “toccare con mano” le diverse possibilità che offre, una volta consapevoli dei benefici che può apportare, il passo successivo è quello di suddividere il percorso che conduce all’implementazione di una soluzione RFID in due macro fasi: la Progettazione e la Realizzazione operativa.
Per effettuare la valutazione dell’impatto che tale tecnologia genera sui processi coinvolti e dunque avere il quadro dei costi di investimento e dei costi correnti in relazione ai benefici di efficacia ed efficienza attesi, si deve necessariamente passare attraverso la fase di progettazione, vero “nodo decisionale” nel processo che porterà all’adozione della tecnologia, a valle di questa fase si passerà infine all’implementazione esecutiva”.